Nerume

Non scrivo da secoli. Nemmeno ricordavo – tra una foto e l’altra per cercare di sembrare decente su instagram – di avere un blog semiserio. Come tutte le cose della mia vita dopo poco perdo interesse e per quanto la mia mente si rifiuti di affrontare l’ennesimo fallimento, la volontà solitamente a quel punto è già andata in ferie non pagate da un pezzo. Aggiungiamo la convinzione che ho maturato ultimamente di essere una capra a scrivere. Sicuramente la dannata, spontanea bravura della mia Mimma (che poi è probabilmente l’unica che mi legge) ha contribuito a farmi approdare infine a questa conclusione. Così sono passata dal pensare che sì, tutto sommato non avevo mai scritto un libro perché mi mancava la voglia, a convincermi che non sarei in grado di buttare giù nemmeno il mio epitaffio. Alla fine ho bellamente deciso di fregarmene e buttar giù questi due pensieri NERI NERISSIMI del lunedì sera nel mio modo poco brillante di scrivere.

Vi avverto che sarà un pippone per nulla divertente, quindi se avete di meglio da fare levatevi di torno. È che è lunedì sera, sono nel bel mezzo di un impossibile cambio dell’armadio e ho bisogno di sfogarmi.

Insomma, partiamo dicendo che sono in un periodo di vita che definirei decente. Le crisi brutte sono per lo più uno spiacevole ricordo. L’angoscia, i dottori e le medicine per cercare la magica soluzione al mio non voler stare al mondo sembrano la storia di qualcun altro. Lasciano segni, certamente. Vivi costantemente con la fottuta paura di ricascarci. Ogni malumore, ogni piccola delusione, ogni giornata di pioggia sei lì, pronta a rivivere tutto. Le mattine a piangere, la disperazione all’idea di doversi alzare dal letto, il desiderio di dormire 24 ore al giorno, di rimandare ogni singolo banale compito all’indomani, Il volersi male, sentirsi sbagliati, sporchi, cattivi. E costantemente accusati, giudicati, odiati e disprezzati da ogni singolo essere vivente con la convinzione di meritarselo.

E invece la delusione passa, le cose più o meno si sistemano. Smette di piovere. E anche il tempo passa, così piano piano riesci a riprendere un pochino in mano la tua vita. Cosa farne adesso? Sei pronto a rischiare di cambiare le cose? A metterti in gioco?

NO. NON LO SIAMO.

Ma cosa volete? Fino a qualche mese fa non pensavo nemmeno di volermi svegliare il giorno dopo, e ora pretendete che diventi Wonder Woman? Una donna realizzata e indipendente, che sa farsi valere e far vedere al mondo quello di cui è capace? Vi do una notizia sconvolgente: non funziona così. Quindi stasera credo di meritarmi il mio lunedì nero. Perché so che domani andrà meglio, e che tutto l’impegno che ho messo finora e continuo a mettere ogni giorno per stare bene valga bene qualche ricaduta, e che questo non significa arrendersi. Arrendermi è una cosa che non farò mai.

Visto? Va già meglio.

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